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martedì 28 febbraio 2012

Full immersion

Quando un pugile si ritrova sotto una graticola di pugni che arrivano da tutti i punti cardinali, rimane protetto tra i suoi guantoni, indietreggia e cerca le corde, ancora rimane protetto e cerca di continuare a respirare nonostante i pugni al corpo lo impediscono. Alle volte arriva una serie che gli fa abbassare la guardia ed è allora che gli arriva uno, due tre colpi ben assestati al viso che lo fanno traballare, a volte inginocchiare, a volte è il KO

La vita, quella che ti accompagna tutti i giorni, a volte sembra proprio questo avversario. Ti colpisce a ripetizione, dove più fa male, e questa settimana mi ha assettato una serie al viso, sono indietreggiato e mi sono inginocchiato. L’arbitro mi ha contato “Uno, due, tre, quattro, cinque…ci sei? Sei in grado di combattere ?” “sì sì” “fight !!”. Torni in mezzo al ring solo perché sai che a poco suona la campana. Don don don e il round finisce, questo round finisce.

Mi dirigo verso il mio angolo, mi passano la sedia arrivano con spugna, secchio, ghiaccio e creme cicatrizzanti, solo questa pausa mi può rigenerare, ci saranno altri round.


Questo week-end è arrivato come la pausa tra due round. Una full immersion in MTB l’unica soluzione per ricaricarmi, senza pensarci, sfidando me e le mie paure.


Sabato free-ride a Sestri anche se sarò il più lento, anche se mi troverò più di una volta in difficoltà…domenica Granfondo a Pomponesco, anche se sarò stanco, anche se arriverò tra gli ultimi.


Sabato 25 Febbraio    Sestri la prima

Lo sgabello all’angolo del ring mi è stato allungato da Fabione, un invito a Sestri per fare enduro. Faccio finta di pensarci. Il finto dubbio è se rinunciare perché domenica c’è la GF a Pomponesco che è nonostante tutto la mia seconda gara. Mia moglie è di Pomponesco e c’è il piacevole dopogara a casa dei suoceri.

Tante volte ho desiderato tornare in Liguria dopo una mia veloce comparsata anni fa alla 24ore di Finale, addirittura era un mio fioretto per il 2011. Aspetto anche da un mesetto l’occasione per provare il mio nuovo casco integrale, le protezioni e provare la sistemazione del tutto nello zaino.

Si parte presto, Fabione mi viene a prendere a casa.

Avevo tante aspettative da questa località sia per i percorsi che per il panorama.

Ci troviamo a Sestri con Doctorzero e Maxxo che conosco in questa occasione. La salita viene presa con calma e mi permette di fare quattro chiacchiere molto piacevoli. Maxxo è un bel personaggio e Doctorzero più lo conosco più mi sembra una gran persona…..oggi siamo pochi ma buoni.

Cosa manca ?? Il sole !! Ma terreno asciutto e niente pioggia…va benissimo così.

Un poco di salita è il panorama comincia a farsi bello. Si vede il mare, ma ancora la natura non si è risvegliata dall’inverno….la prox volta il panorama sarà sicuramente migliore.

Arriviamo non senza fatica e sudore al culmine della salita dove iniziano le 3 discese di oggi.

Indossiamo tutto l’occorrente e si parte per la prima discesa, Ca Gianca. Ci hanno informato che l’hanno ripulita da poco e quindi assolutamente da fare. Sarà stato per colpa dell’emozione, forse perché mi dovevo ancora scaldare, ma una volta arrivato alla fine della discesa mi è sembrato di essere stato dentro un frullatore !! Non mi aspettavo una discesa così tecnica, ma ho fatto tutto senza grossi problemi, senza giocare nessun Jolly, diciamo che mi sono difeso bene divertendomi, ma la prox volta vorrei dominarla questa Ca Gianca!!

Praticamente abbiamo perso metà del dislivello fatto in salita.

Si risale, e la salita è la medesima di prima, quindi non meno impegnativa.

Ora c’è la discesa della Mimosa, la più bella la più affascinante. Per me una goduria nonostante tanta fatica a terminarla e anche qui un impegno superiore al previsto. Ma tutto sommato sono sceso forte (gli altri 3 volavano !! ) non sono caduto e non ha avuto timori(è già per me un gran traguardo) e mi sono divertito un sacco.

Siamo tornati a Sestri.

Si risale, cercando di fare la minor fatica possibile, infatti, la discesa di Sant’Anna sarà molto faticosa.

Alla fine della salita la stanchezza si comincia a sentire, d’altronde sono 1300 i metri di dislivello fatti finora.

Ancora vestizione e si riparte.

La prima parte di Sant’Anna è in comune con la Mimosa poi si tiene la destra e si trova quel panorama che mi aspettavo. Macchia mediterranea, mare, a sinistra Sestri e a destra Lavagna con i loro porti. Bello bellissimo ma voglio rivederlo in primavera e con il sole. Nonostante casco e protezione ci fermiamo a fare foto, sosta comunque breve e si riparte.

La discesa è veramente tecnica e lunga, e io non sono allenato a questo. Comincio a fare fatica, una piccola caduta, un jolly giocato, poi a metà discesa comincio a perdere anche la concentrazione. Ok sono cotto, ma scendere con calma è tutt’altro che facile !! Piano piano scendo e nuovamente siamo a Sestri. Ancora nonostante la tanta stanchezza mi sono divertito un sacco !!

Per finire alla grande ci vorrebbe una focaccia ligure e una birra gustate in spiaggia di fronte al mare. Qui a Sestri è possibile !!

Sestri tanto mi aspettavo, tanto mi hai dato…tanto mi darai, perché io tornerò !!



Domenica 26 Febbraio Pomponesco   il mio umile ritorno alle GF

Era parecchio che non facevo gare, non ne ho sentito la mancanza, ma ho voglia anche di tornare in mezzo al mio team, a salutare amici di altri team che è un poco che non vedo, a scambiare con loro 4 parole. Sono tutti quei visi, quelle parole che un pugile si aspetti di trovare al suo angolo.

Svegliandomi presto il mio primo pensiero è stato che 2 su 2 è stato un errore. La stanchezza di ieri si sente nelle gambe già prima di salire in sella. Arrivato a Pomponesco però le facce le chiacchiere le battute ma fanno sentire meglio. Il tempo scorre velocemente e in men che non si dica sono in griglia, in fondo in fondo, lì dove sono gli escursionisti. La mia tattica è partire piano e alla fine del primo giro valutare, quindi partire dietro mi aiuterà a stare tranquillo.

Il giro di lancio e il primo giro lo faccio in compagnia, chiacchiero e pedalo, tranquillo ma comunque facendo fatica. Le gambe bruciano ma sto tutto sommato bene, basta tenere quel ritmo. Devo dire che quelle piccole soste dovute a dei piccoli imbuti sono state per me come la manna dal cielo.

Inizio il secondo giro e capisco che poi così male non vado visto che mi ritrovo da solo e recupero piano ma recupero posizioni. Le gambe fanno meno male, ho grosse difficoltà a tenere velocità alte, ma poi dove c’è da spingere recupero e riesco a rimanere in un gruppetto che, seppure piccolo, aiuta. Dopo Viadana pensavo di lasciare quel gruppo, troppe accelerazioni sul ghiaiato, ma dopo pochi metri sugli argine eccomi ancora sotto e a tirare. Ricevo qualche cambio, e continuo, anche se mi aspetto da lì a poco di scoppiare. Mi aspetto un crampo, un cedimento, invece man mano che mi avvicino a Pomponesco mi accorgo di aver staccato tutti, anche un paio che ho raggiunto. Quasi non ci credo ma il secondo giro l’ho fatto senza cedere, senza diminuire il passo, senza lasciare che gli altri mi staccassero, anzi recupero recupero fin fino all’arrivo.

Chiariamoci.

La mia prestazione è stata scadente, lo sarebbe astato anche senza Sestri, ma pensavo peggio, mi sono difeso bene. Non potevo chiedere di più dopo tutto questo tempo lontano dalle gare.
 

Ritorno alla gare ??

Mi sono divertito, mi sono dimenticato di dire tante cose a tante persone !! Dovrò andare ad Asola domenica prox per parlare con loro, per divertirmi nuovamente.

Intanto

Don don don l’arbitro richiamo i pugili al centro del ring. È iniziato un nuovo round !!

domenica 19 febbraio 2012


La stagione è favorevole per fare sci di fondo, anche se sarebbe meglio allenarsi un poco in bici visto che l’inizio del River Marathon è vicinissimo, ma il richiamo della foresta è troppo forte. Neve ce ne è un sacco, e il meteo mette bello al mattino e nuvoloso al pomeriggio. Ok a Pomponesco farò brutta figura, ma intanto andiamo a divertirci.

Marcello non mi lascia da solo, e si decide di tornare a Piandelagotti sulle piste di Boscoreale. Visto che ci siamo andati “solo” 2 settimane fa, decidiamo di fare i percorsi che l’altra volta abbiamo saltato sia per paura nostra di strafare sia perché non tutti erano aperti.

Ore 10.30 si parte con gli sci.

Prima tappa è il rifugio Maccheria, e tanto per cominciare è una pista nera. Entrambe avevamo l’intenzione di salire ulteriormente fino al passo Giovarello (uno dei posti più belli dell’appennino tosco-emiliano) ma per scaramanzia non lo dicevamo. Cerchiamo di partire piano piano ma la pista Ghiacci è bella dura e la fatica si fa sentire, poi abbiamo fatta anche la variante per noi inedita del’Abetaia che si è rilevata tosta (una mia caduta) e così ci ritroviamo al bivio per Maccheria belli caldi, al punto che di costringerci a svestirsi visto che eravamo già un bagno di sudore. Si parte per Maccheria e lì ci aspetta subito una rampa micidiale che ci mette a dura prova. Passato questo ostacolo siamo in breve a Maccheria.
Il posto è incantevole e rilassante. Non nascondo la mia emozione, mille e mille altre volte sono passato con la mia bike, e finalmente sono riuscito ad arrivarci anche on snow !! Il tempo è ancora buono, ma si capisce che lo sarà ancora per poco, quindi via di buona lena fino al passo Giovarello. Da pochi giorni questo tratto è stato riaperto dopo il pericolo valanghe, ma il solito vento che soffia sul Giovarello ha praticamente pelato i pendii della montagna.
In un’unica bella tirata arriviamo in cima, dove prevista era la prima vera sosta per mangiare, ma il vento tira forte ed è freddo, quindi due foto e giù in discesa.



Al Maccheria facciamo il primo ristoro. Siamo già contenti della sciata odierna, ma abbiamo fatto 30 facciamo anche 31.

Invece di tornare alla macchina ci dirigiamo verso il passo radici passando da San Geminiano.
La pista non è qui ripida ma bella scorrevole, riusciamo a percorrerla chiacchierando e recuperando bene. E men che non si dica siamo al Passo Radici.


Via subito per il ritorno verso Boscoreale,  la prima parte è facile, ma arrivati a San Geminiano si prosegue dietro alla chiesa e gli ultimi km sono decisamente impegnativi. Li passiamo con grossi sforzi e arriviamo giusto dagli spogliatoi.

Breve sosta cesso, e visto che ci sentiamo ancora in forza e sono “solo” le 13.30, decidiamo di farci una Ghiacci a tutta. Scatta la sfida !! ma stavolta Marcello non mi scappa e sarà competizione per tutto il tracciato, salita o discesa che sia….sfiniti arriviamo assieme al traguardo !! Oggi pari e super contenti entrambi !! 22km e più di 3 ore di fatica

Ci volevamo fare del male e oggi ci siamo fatti del male !!

Non mi rimane che fare brutta figura domenica a Pomponesco !!

mercoledì 15 febbraio 2012


Sembra proprio che l’ondata eccezionale di maltempo ci stia lasciando. L’inverno non è finito, sicuramente, ma è previsto una fine d’inverno più normale. Sarà vero ?

Però oggi c’era il sole e le temperature sono ancora molto rigide. Alla mattina nota che il laghetto che c’è appena fuori santa Vittoria è interamente ghiacciato !!! E io non ho fatto nessuna foto !!

Ore 12.15 sono già in bike alla caccia di foto. C’è una recinzione che raccoglie le poche gocce che cadono dalla tettoia del vecchio macello di poviglio, ci sono alcuni fossi che hanno catturato tutta questa neve farinosa creando strane dune, c’è la Ca Bassa con il suo laghetto sarà anche questo interamente ghiacciato ?

Sì, e lasciamo spazio alle foto. QUI

P.S. allenamento bello duro, infatti abbiamo fatto tutto in fretta e ho fatto il giro del laghetto della Ca Bassa tutto di corsa nella neve fresca che arrivava alle caviglie, poi ritorno con vento (di Fen) contrario…veramente una faticaccia !!

Adoro allenarmi così !!!

martedì 14 febbraio 2012


Ci sono mille posti in un borsone sportivo dove si possono nascondere un paio di calzini, e non rimangono nascosti per sempre, ma scelgono i momenti peggiori per non farsi trovare.
14 Febbraio ore 12.00 e c’è un bel sole anche se la temperatura è bassa, intorno agli 0 gradi. La pausa pranzo non dura un’eternità e bisogna fare in fretta se vuoi fare un’ora scarsa di corsetta, e proprio oggi non trovo quel paio di calzini. Li avevo messi nel borsone un mesetto fa, ancora imbustati nella loro confezione. Nuovi dovevano essere, per essere indossati oggi 14 Febbraio per la prima volta.

Eccoli, si parte !!

Il 14 febbraio è una data speciale, te lo ricordano tutti, anche se non vorresti, e ciò vale anche per me, non vorrei ma viene regolarmente. Se non è possibile sottrarsi allora vale la pena viverlo come ti tira, come te lo senti, nel tuo modo. Ecco perché io ho tenuto da parte quelle calze !!

domenica 5 febbraio 2012


Quanta neve !!

Troppa neve è caduta nel centro Italia, la radio comunica solo situazioni critiche, solo un mese fa c’era siccità in Romagna e oggi paesi isolati !!

Ma stavamo dicendo ??

Quanta neve !! Purtroppo anche sulle strade. Piandelagotti non è una località vicina, ma con le strade poco pulite (e un poco di neve che scende) ci sono volute 3 ore per arrivare alle piste di Boscoreale. La località non è a me nuova, anzi è stato proprio Boscoreale a darmi il battesimo dello sci di fondo, e tante volte la mia bike ha percorso strade e sentieri lì sotto al passo Giovarello. Lo sapete che il giovarello è uno dei passi più belli dell’Appennino?

Piano piano per la strada, non sono un esperto di guida sulla neve, nonostante il caddy con le nuove gomme da neve abbia avuto un comportamento egregio. Parcheggio noleggio spogliatoi e bar-ristorante sono tutti vicinissimi, così è stato un attimo noleggiare-prepararsi-caffettino e via sulla pista.

Nevica, poco ma nevica. Occorrono occhiali o mascherina. Fa freddo, pensavo peggio ma freddo freddo. -10 -12 non sono certo delle temperature normali. Marcello oggi è come un treno, rimango con Capitanio che mi aspetta visto che ho spesso la macchina fotografica in mano. Lo spettacolo è fiabesco. È nevicato molto e il freddo ha cristallizzato la neve formando strane composizione sulle piante inarcate dal peso. In alcuni tratti sembra di percorrere una galleria. La pista non è veloce, e questo è un bene per noi, visto che siamo tutto sommato delle “schiappe”, si fatica molto in salita, ma siamo più sicuri in discesa. Poca gente, l’anello da 5km è per noi l’ideale per girare, un giusto mix, e visto le nubi basse le temperature ancora più basse e il altura ci hanno detto che tira vento, abbiamo deciso di non inoltrarci fino al rifugio Maccheria…..ci torneremo quando il tempo sarà più clemente….magari in una giornata di sole.

Alla fine del secondo anello percorso scatta uno sprint all’ultimo sangue tra me e Capitanio…..nessuno molla…lui è davanti favorito anche sul fatto che scii dentro i binari…attacco lo stesso…lo affianco…acceleriamo entrambi, ma nei ultimi metri passo e vinco !! Mi dispiace che non ci siamo testimoni…o invece ci sono stati??

Insieme facciamo la prima pausa, ma io preferisco non fermarmi al caldo del risto….come si fa dopo a uscire ?? mangio un panino di fianco al gatto delle nevi e giro un poco in solitaria nell’anello da 1km. Continua a nevicare e tutto sommato è già un poco che siamo sulle piste. Decidiamo di fare l’ultimo anello da 5km (è tornato anche il treno ad alta velocità Freccia Marcello), ma a metà io scoppio. La stanchezza non mi permette di sciare come vorrei, così io e Capitanio decidiamo di fare “solo” 4km…..MARCELLO?? e chi lo vede oggi ?

Basta! sono le 14.30, 3 ore di sciata e io ho fatto 218km…facciamo una doccia e alle 15 siamo in strada…..altre 3 ore di machine !!

6 ore di macchina x 3 ore di sciata…ne vale la pena ??

Per Fastabike Capitanio e Marcello ne vale la pena !! anzi di più !! è stato indimenticabile !!
Foto qui

mercoledì 1 febbraio 2012

Finalmente la neve !!

Mi dispiace per chi non è d’accordo , ma la neve mi rende felice.

È bastato solo l’inizio della nevicata per farmi uscire in bike durante la pausa pranzo. Ancora non depositata ma già le campagne erano affascinanti con le loro sfumature. Uscire con la neve che ghiacciata ti punzecchia la pelle è bello. Mi ha reso felice. Alla sera la neve caduta era già di 5/10cm, sufficiente per un bel testa-coda col Caddy nel parcheggio della ditta.  

Invece Mercoledì mattina la neve era copiosa, le strade non pulite i rumori già ovattati. Non riuscivo a nascondere la mia felicità. Come un bambino salgo sul caddy, stereo ad alto volume e mi godo tutto il viaggio sino al lavoro. 9km di strade basse, poco trafficate e sporche il giusto !!

Finalmente è arrivato anche mezzodì e veloce veloce sono già sui pedali. È meno freddo di ieri, ma nevica ancora, piccoli aghi pungenti contro la faccia. Da subito cerco di evitare le strade trafficate, e già dopo 1km sono su una carraia bianca per la neve non ancora calpestata da nessuno. Capisco da subito che la coltre è alta al punto giusto, rallenta, ti tiene in traiettoria, bagnata quanto basta per avere una ottima trazione delle ruote. Un altro breve tratto asfaltato, via delle zucche e poi dritto ancora su carraia. La mia prima impressione è confermata. La neve è ottima via con del fuori strada più impegnativo. Faccio il Pasubio, il fondo di terra nasconde tranelli e mi costringe al piede a terra. Ci si diverte. Posso tentare l’Eight miles, argine della Fiuma, fondo d’erba con vari avvallamenti. La faccenda si fa dura, non sento più il freddo. Finita la parte corta attraverso il ponte e faccio la parte lunga. Oramai ho caldo, tanto, troppo, gli occhiali si appannano, non vedo un fico secco. Le leggere velature della neve mi devono aiutare a capire i tranelli nascosti, ma oramai non vedo niente, è un attimo e rotolo a terra. Sorrido, che bello !!! Mi tolgo gli occhiali e riparto. Non vedo un cacchio lo stesso e per di più la neve è ghiacciata a faccio fatica a tenere gli occhi aperti. Tra un tranello e l’altro finisci. Ora provo a fare un tratto più facile. Una carraia che la neve rende liscia come un bigliardo. Riesco a fare velocità, la bici è tutta bianca. Oramai ho confidenza con la neve, ho ancora 15minuti di buono. Mi sparo l’arginello parallelo alla pelle dell’orso, comincio a esser brasato. Cerco di non cadere sulla lastra di ghiaccio che è diventato saetta McQueen e poi dritto al lavoro. Non rimane che rischiare una caduta su asfalto (maledetto tombino questa volta non mi hai fregato) e la prima uscita by snow è andata. Che bello !!