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lunedì 30 aprile 2012

Il grande Week-end di Ciano


Non è per me nuovo, anzi oramai è il mio posto preferito per quando non ho voglia di andare in montagna e/o giretto serale. San Polo e/o ciano d’enza sono lì vicino.

La prova di Enduro di Ciano l’anno scorso non l’ho fatta perché non ero attrezzato, casco e protezioni sono entrati nel mio garage solo da questo inverno, ma detta da tutti quelli che l’hanno  provata è una tappa da non mancare.

Non mi sento di giocare in casa, ma voglio fare bella figura, e quindi già da sabato sono lì per provare le 4 PS.

La mia compagnia  di oggi sono i gemelli di Gualtieri che ancora non hanno il coraggio di fare questo tipo di gare ma le capacità e la voglia di provare questi tipi di percorsi non gli manca….li convincerò prima o poi e sicuramente si divertiranno.

Proviamo la salita, o meglio provo la salita a diverse andature per vedere i tempi di risalita. I gemelli invece si fanno la salita a tutta, praticamente delle ripetute….beata gioventù !! allora la risalita veloce è 15minuti e lenta 20 minuti.

Proviamo le 4 linee alla rinfusa non sapendo quale è la 1 la 2….sono difficili e tutte da guidare, non permettono un attimo di distrazione, ci sono tranelli nascosti i brevi passaggi tecnici. Cadere è probabile, ma l’importante è rialzarsi. I rilanci brevi ma intesi mettono preoccupazione. Mi ricordo che già l’anno scorso provando mi avevano messo in difficoltà le frequenti contropendenze. Praticamente un perfetto mix di difficoltà che rendono le 4 prove ideali per imparare…con la I maiuscola.

Sabato abbiamo fatto 5 risalite, e il gran caldo ci ha portato in piazza a mangiare un buonissimo gelato. Il gelataio è anche un intenditore di MTB, quindi sarà da ora tappa obbligata.



Domenica mattina arrivo presto. Siamo in pochi e si fa presto a fare l’iscrizione. Gentilmente lascio al ragazzo dietro di me il n°1 e io prendo il N°2, prima parto e meglio è.

Faccio una risalita pedalata, sono vari i furgoni che portano i biker all’inizio della PS, io preferisco pedalare.

Provo per primo la PS3, dove ci sono molto contropendenze, ma secondo il mio parere quella più tranquilla.

Arrivato in fondo arriva Fabione, lo aspetto e risaliamo e proviamo la PS4. Nel frattempo arriva anche “il biondo”.

Son quasi le 12.00 e approfittiamo del pantagruellico ristoro….così pesante andrò giù più velocemente.

Devo dire che Alberto del Gravity Game da solo ha organizzato una gran bella gara. L’ambiente è rilassante e non manca nulla.

Ma è ora di andare.

Purtroppo le partenze sono divise a categoria, quindi non parto con Fabione, lo rivedrò solo all’arrivo.

Salgo comunque in compagnia, tante chiacchiere, nuove amicizie, ci si incoraggia a vicenda, il clima che si respira mi piace, e poi niente pioggia….RadioGuastalla dice che da loro diluvia !!

Una volta che parti alla prima PS è una veloce sequenza di risalite e discese che quasi non ti accorgi del tempo che passa. Le faccio bene, anche se mi apsettavo di andare più forte, di trovare più feeling con quel fondo troppo sdruciolevole, ma nessun grave errore, va bene così.

Arrivo bello gasato, posso migliorare, so dove migliorare, serve esperienza, mi farò esperienza, per oggi va bene così…e poi sono anche premiato !!!

Riassumendo torno a casa con una maglietta, 1kg di parmigiano reggiano, 7 etti di burro e soprattutto non ho portato a casa la fame !!

Scherzi a parte oggi è stata una gran bella gara, mancavano solo 2 cose….docce…e parteciapanti, infatti 40 partenti sono troppo pochi per una gara così bella.

Solo Lunedì di riposo, poi ci sarà la 4° tappa dell’emilia enduro cup a Santa Maria del Taro. Mettono pioggia e saremo in alta montagna…non sarà una passeggiata !!

venerdì 27 aprile 2012

Domenica mattina il cielo era terso

Domenica mattina il cielo era terso, sole !! finalmente, ma non mi aspetto che il terreno a Schia sia asciutto.
Parto da solo, o è meglio dire assieme al mio fidato (fino a oggi) Garmin.
Non sono mai stato a Schia e so solo che devo andare oltre a Langhirano. Il mio garmin si diverte a farmi fare strade dimenticate da tutti, incontro più caprioli (4) che macchine. Non so come arrivo a Schia dove tira un vento forte e freddo 6°. Zero indicazione sul punto di ritrovo della tappa dell’Emilia Enduro Cup, devo scendere per vedere la mappa degli impianti sciistici di Schia per capire che devo proseguire ancora un poco. Arrivo al ritrovo dove i pochi presenti stanno montando il gazebo e il resto per le iscrizioni. La funivia è ancora spenta. Velocemente mi preparo e parto pedalando per la prima risalita, con la compagnia della mia fidata macchina fotografica. Salgo lentamente per gustarmi il posto in solitaria. Bella la montagna e il bosco. Tanti sentieri con tabelle per futuri giri MTB.




Si apre il panorma, dove si svolgeranno le 2 PS


anche in direzione pianura



Incontro anche la neve in quota.


Salendo aumenta il vento, mi piace ascoltarlo che piega e passa tra i rami, fa freddo. Tra il fango (neve sciolta da poco) e il vento laterale si fa fatica a proseguire.

Arrivo all’arrivo della funivia che lentamente porta i primi biker.




Arrivo all’arrivo della funivia che lentamente porta i primi biker.
Mi vesto e seguo il primo biker che passa. Scopro dopo di aver fatto la linea DH, un poco fangosa all’inizio ma poi piacevole e tutta da guidare nel bosco.
Adesso prendo la funivia, assieme agli amici del Gravity Games saliamo e rifacciamo la DH.
Risaliamo e adesso facciamo la prima PS, e poi ancora su e rifaccio la PS1.
Sono già le 11.30, mangio qualcosa e aspetto la mia partenza, 13.02
Il sole sparisce e il freddo aumenta. In macchina non posso salire visto che sono già infangato, quindi mi rifugio nel baule capiente del Caddy. Ma che freddo !!
Finalmente si parte, si pedala e ci si scalda.
Saliamo in piccoli gruppi…4 chiacchiere…la salita non è dura, il vento continua ma adesso c’è il sole.
Arrivato in alto ci ritroviamo tutti alla partenza della PS1 in anticipo e tutti coricati sull’erba per ripararci dal vento.
5…4…3..2..1..via
Subito 100metri in salita, poi un breve ripidone, un pratone…primo errore…una S nel bosco..un pratone troppo veloce per me…un salitone e mi ritrovo fuori, la fettuccia davanti….K@**O…piede a terra…ma riparto…il resto non va male. Tutto sommato va bene, sono stato più veloce di quello che mi aspettassi., però dovrei pedalare anche in discesa come fanno gli altri…migliorerò.
Svestizione
Riparto. Ora c’è il sole.
Si risale e fa piacevolmente caldo. La stessa salita, però adesso usufruisco delle 2 mega fontane lungo lo sterrato.Ancora vento, ma si capisce che il terreno si è asciugato molto.
Sono ancora in anticipo. Mi rilasso al sole.
5…4…3..2…1..via
Scendo veloce. Nel pezzo in velocità faccio un altro errore. Quello che parte dopo di me (30 secondi) mi passa, lo seguo. Non si allontana più di tanto. Provo a pedalare ma faccio fatica, preferisco non commettere altri errori. Evito il drop  (non me la sento) e me ne rammarico. In tutta sicurezza e senza giocarmi neanche un Jolly arrivo al traguardo.
Tutto sommato sono contento. Ho guidato bene, molto bene. Devo esser più veloce, pedalare di più, devo ancora prendere coscienza della mia guadagnata sicurezza, ma c’è tempo. L’importante è imparare e divertirsi.
Visto che non è presto decido di fermarmi qui, carico bici e panni sporchi e vado al pasta party. Purtroppo ci fanno aspettare per la pasta….l’avessi saputo avrei fatto un’altra run con la funivia o ancora meglio un’altra salita pedalata e fotografata.
Però sono molto soddisfatto
Il posto merita, sia con la funivia funzionante che no. Tanti e tanti sono i sentieri e le indicazioni dei “Gran giro in MTB” arancioni e gialle. Le 2 discese sono bellissime, per la gara avrei preferito fossero state 3, un’altra risalita ci stava tutta. Riguardo la gara mancava solo il lavaggio bici (una misera canna) e le docce. La gara merita veramente, basta poco per renderla imperdibile. Una terza nuova run, oppure 2 DH.
Schia, sicuramente da tornarci in compagnia, ho già trovato su internet delle idee !!

domenica 22 aprile 2012

Bedonia PRIMA ENDURO

Prima gara di Enduro...Sopravvissuto !!


Scherzi a parte, il debutto è stato tutt'altro che facile. Le piogge degli ultimi giorni e quelle della mattina hanno fatto delle 2 prove speciali un lungo serpentone di fangazza. Per fortuna che la gara è breve, e con calma e pazienza l'ho portata a casa degnamente.
Arrivo presto a Bedonia (partenza ore 11, non si poteva partire prima?) e curiosamente alle prima montagne di Parma comincia a piovere, ma si fa vedere anche il sole, col risultato di un bel arcobaleno che mi indicava Bedonia....più o meno come i Re magi avevano indicato Betlemme grazie alla stella cometa, ma io sono più modesto....mi basta un arcobaleno e un Tom Tom per trovare la retta via !!
Mi preparo e mi dicono che le iscrizioni non cominciano che alle 9.30, sono le 9 e mi dicono che faccio in tempo a provare la PS3. Parto e mi guardo attorno. Il posto è carino e la salita tranquilla. arrivato all'inizio dell PS mi vesto di tutto e parto.
M***A che fangazza !! provo a scendere piano ma è peggio. Boom e sono sdraiato su un fianco.
Bene, oggi dobbiamo portare a casa le ossa.
Si parte con il numero 46
Alla partenza della prima PS (quella che ho provato) mi sento stranamente tranquillo, ok che l'ho provata...ma ho fatto un gran casino.
Invece la faccio bene....bene per il mio livello (scarso) senza correre rischi grossi e nemmeno trovandomi in grosse difficoltà.
Riparto solo verso la partenza dell PS2. Lungo trasferimento. Non vedo più nessuno, mi viene qualche dubbio...chiedo ad un bituminaro che scende..." si si,,,ce ne sono altri". Fa caldo, mi spoglio ricomincio a salire, e vengo raggiunto da 2 Spezzini. 2 chiacchiere, uno è venuto anche a fare l'Airon !!
L'iltima parte di salita e off-road e dura, ma il peggio è il dito di fangazza e la mia ruota posteriore slitta che fa schifo !! Si sale a piedi e arrivo all PS" in buon anticipo.
La PS2 è stato per tutti un gran casino. Una curva l'hanno sbagliata tutti, al punto che seguendo i segni andavi fuori percorso. Mi gioco 2 Jolly...arriva un salitone ripido ripido, vedo davanti lo spezzino...parto di corsa e SBROOM scivolo e mi stendo a pancia in giù...faccio 2 passi e scivolo indietro di uno...perdo la calma e arranco in ginocchio..mi alzo sento un gran tirone al petto...riprovo a camminare ma sento freddo alle gambe, e bagnato. Bagnato ?? Piove ?? e ke C****O !! ho perso il boccaglio del camelBack...1,5 litri di H2O mi scendono sulle braghe sulle gambe sulle scarpe che ancora di più scivolano inesorabilmente...con le unghie arrivo in cima...mi raggiunge il 47...cerco il boccaglio...torno indietro...scivolo nuovamente... non vedo nulla....vengo raggiunto anche dal 48 che arriva a mo di cinghiale in calore...aggredisce la salita scalciando il terreno per far entrare la punta della scarpa nella fangazza...C****O è Alberto del Gravity Games !! Vaffan*** anche il boccaglio...torno alla bici, la sollevo e a terra c'è il boccaglio !! Faccio passare Alberto e riparto con un gran freddo...in breve sono all'arrivo. Ok Tutto ok...un errore l'avevo messo in preventivo.
Ristoro...2 pezzi di pizza !!!
Si prosegue ora in mezza costa...rimangono i problemi sul posteriore...aderenza 0 sul fango.
Trovo uno degli spezzini fermo con cambio posteriore distrutto.
Arrivo alla partenza dell PS3. è la stessa della PS1. riparto e provo a migliorarmi, ma non trovo il rapporto giusto e nei rilanci perdo molto tempo, fa lo stesso...l'ho portata a casa degnamente.
Sai cosa c'è di buono a essere solo in 37 al via??
Lavaggio bici senza coda...e docce calde calde ma così calde che ho dovuto aprirne 2 perchè usciva troppo calda !!

Tante cose posso essere migliorate da parte dell'organizzazione, in primis il prezzo (25 euro) e il percorso, anche la segnalazione tra le PS, ma personalmente perdono il tutto nella speranza che da questi errori ci siano degli miglioramenti.
la prox è a Schia...e mi dicono che è meglio. Io ci vado....mi sono trovato bene a Bedonia !! mi sono trovato bene nell'enduro.

sabato 21 aprile 2012

10 anni giusti giusti

Non è stat la mia prima Granfondo, ma è stata la mia prima Pezzo.
il 2011 è stato testimone del mio debutto nelle gare.

10 anni sono passati e domani c'è un nuovo debutto

Bedonia Enduro !!
Sono emozionato e non so bene cosa aspettarmi....domani proverò a stare calmo...a darci dentro...a non sbagliare...ma soprattutto a imparare e farmi esperienza.

venerdì 13 aprile 2012

RICONOSCENZA

Era l’anno 1991 quando durante i pomeriggi di studi per prepararmi per la maturità, distrattamente guardavo alla TV il giro d’Italia. Quell’anno Bugno la corse alla grande, ricordo ancora la crono nel Parmense, la vinse senza mai salire in piedi sui pedali !! Chioccioli dominò per quanto riguarda la maglia rosa, è soprattutto merito di quel giro d’Italia che mi nacque la passione per la bici.

La mia prima MTB l’ho comprata da cicli Corradini in via da castello  subito dopo la matutità, era una TREK 970 bianca.

È stato però dopo il militare che quella bici cominciò a essere usata seriamente, e soprattutto in montagna, quindi nel il 1994.

Molto probabilmente le foto seguenti furono scattate proprio quell’anno




Un’uscita particolare, la mia prima in montagna. Avevamo dormito a Malcesine, abbiamo preso la funivia e siamo scesi dietro al Baldo, si passava per San Valentino e poi giù fino a Loppio per tornare poi percorrendo la statale sul lungolago e finale obbligatorio allo SpeckStube. La mia prima uscita meccanizzata fu quindi nel 1994…alla faccia di quelli che pensano che sia una moda attuale e/o passeggera. E già nel 1994 (per fortuna) io uscivo con la macchina fotografica !!

 I componenti di quella spedizione erano: Fasta (FastaBike dopo quella giornata) Paolo C, Milana, Alberto, Dimitri, Matteo Cagossi e l’ultimo non ricordo il nome.
Alberto con maglia del team KHS

Paolo in un tratto tecnico....del 1994 !!

Massimo cade....ma rimane il migliore di tutti noi !!

Tutto nacque all’Ellebi, dove lavoravamo io, Paolo, Alberto e Dimitri. Il furgone che ci ha portato era quello scassato del GS Ellebi e Dimitri era alla guida. Alberto era il conoscitore della zona e anche il proprietario dell’appartamento che ci ha ospitato.

Non ricordo bene di chi sia stata l’idea, ma pensandoci ora quello che facemmo 18 anni or sono era una piccola grande pazzia da tedeschi.

Probabilmente l’idea è venuta alla vulcanica mente di Alberto, ma sicuramente è stato lo spirito libero di Dimitri che ha fatto cadere in tutti noi gli ultimi dubbi.

Sì, Dimitri aveva un grande spirito libero, aveva perché ci ha lasciato un mesetto fa.

Forse un’anno o due dopo quella trasferta gli venne diagnosticato un tumore al cervello. Forse solo ora ripensando a Dimitri ne comprendo la grandezza del suo spirito, come ha affrontato la malattia, come lui è riuscito a vivere felice, a combatterla come se fosse un fastidioso tatuaggio. Ci sono state dei momenti in cui alcuni hanno dubitato che fosse successo il miracolo. Invece no, lui nonostante la malattia voleva vivere, imparare, giocare, appassionarsi alla fotografia e al fotoritocco.

Se ne è andato senza clamori, senza disturbare nessuno, come far suo. Molto discretamente la notizia ha circolato, ma già a funerale avvenuto. Nelle foto non compare, perché fu proprio lui a scattare le foto di gruppo, confermando la sua discrezione.

Mi piace pensare che una piccola parte di quello spirito libero mi sia stata trasmessa in quel giorno del 1994.

Non posso comunque nascondere che sono molto riconoscente a Dimitri, lui che è stato partecipe della mia prima salita in MTB (e ho proseguito a piedi ! e in un’altra sono anche caduto), lui che cadendo nella prima discesa mi ha dato la prima lezione di MTB (mai distrarsi), lui che con la sua curiosità mi ha accompagnato in un’esperienza che ha sconvolto il resto della mia vita.

 FastaBike cade anche in salita

Ma ci riprova !!

Dimitri ti sono riconoscente, ti ricorderò e spero di aver assorbito qualcosina dal tuo spirito libero.

martedì 10 aprile 2012

FASTAstico 1


FASTAstico 1

Ecco come saranno intitolate le giornate super, da 10 e lode !!

Purtroppo non saranno tante, ma quando ne trascorro una bisogna darle la giusta importanza.

Pasquetta ho in programma di correre la ½ maratona a Gualtieri. La corsa di casa, con l’aggiunta che io sono di Santa Vittoria e il campanilismo sportivo con Gualtieri si fa sentire. La preparazione invernale non è andata per il meglio, una caviglia mi ha fatto dannare, ma l’allenamento che ho fatto è stato di qualità piuttosto che di quantità. Non conosco il mio potenziale, anche perché 21km è una distanza tutt’altro che breve. I giorni prima della gara mi sono scervellato sul quale poteva essere il mio obbiettivo, che doveva essere ambizioso, altrimenti non sarebbe una sfida. È anche una settimana che ho le gambe dure dure che non girano !!

Decido di darmi l’obbiettivo di 1h 42min, ma riconosco che 1h 45min sarebbe già ok.

Corre anche il Mitch che ha già una buona dote di corse nel 2012 tra cui una recente mimosa cross di 24km collinari !! Farò la corsa su di lui ?? Sulla carta sono più lento.

La giornata è poco soleggiata, fresca che mi costringe a portare la maglia manica lunga, ma va bene così, meglio che il caldo, anzi per me è l’ideale

Riscaldamento…4 chiacchiere…2 saluti e diligentemente siamo sulla linea di partenza.

La corsa a Gualtieri è caratterizzata da un giro di lancio + 2 giri lunghi, praticamente si passa 4 volte dalla piazza gremita di persone….veramente eccitante. È facile lasciarsi andare !! Parto e cerco di stare con il Mitch…si avvicina il primo passaggio della piazza e ecco che l’adrenalina fa il suo gioco e via passo il Mitch a parto del mio passo, alla faccia dell’autocontrollo, lo perdo già dopo 2km.


Durante il primo giro lungo cerco e trovo il mio passo, non guardo il GPS vado a sensazione e non mi giro, non controllo Mitch e nessun altro. Secondo passaggio dalla piazza e ecco che ancora l’adrenalina fa il suo gioco…passo spedito e eccitato….cerco tra i visi quelli conosciuti, ma sono senza occhiali e la mia velocità è troppo elevata per riconoscere le persone.

Comunque mi accorgo che il Mitch non c’è più e il tempo esposto all’arrivo mi conferma la mia sensazione , sto correndo bene. Mi riprometto di guardare il GPS solo al termine della ciclabile a Pieve Saliceto.

Mi distraggo e mantengo l’andatura. Il percorso è bello e invitante. Tra le persone di soccorso ci sono diverse mie conoscenze che mi incitato, ma sono anche pronte a criticarmi al primo cedimento. Cedimento che non arriva e arrivato a Pieve non guardo come ripromesso il GPS. Mi concentro per percorrere l’argine per tornare a Gualtieri, il tratto per me più ostico. Tengo duro, comincio a fare fatica, c’è vento contrario, proseguo il mio passo non cadendo nella facile tentazione di prendere la scia di altri corridori. Arrivato a Gualtieri sento che sto raschiando il fondo, ma tengo duro…tengo duro…tengo duro. A -200 guardo distrattamente il GPS…leggo 35…36….CAXXO !! CHE TEMPONE !!!

1 38 50 Ebbene sì, ho battuto, stracciato il mio record ( 1 40 40) !! Proprio inaspettato, esaltante !!! ecco perché FASTAstico !! Mitch arriva poco dopo, lui ha corso come da sue aspettative, oggi sono io che sono andato forte ! E la cosa che più mi è piaciuta è che ho corso a sensazione  (buone)  e combattivo come un guerriero.

E adesso ?? Obbiettivo 1 35 alla mezza di Correggio Ottobre, dopo Santa Vittoria e Taneto di Settembre che saranno le prove generali !!

lunedì 9 aprile 2012

Sasso Marconi e Marzabotto

È stato difficile ritagliarmi del tempo “tutto per me” in questo periodo, ma all’ultimo mi è stato consesso la giornata libera per Sabato. Organizzarsi al Venerdì mattina è difficile, ma mi sono bastati 3-4 sms e ecco il programma. Uscita Con Fabio Asch zona Marzabotto, e quando dico uscita con Asch vuol dire giro “duro” e almeno 2000m di dislivello.
I compari di viaggio sono i fidati Mitch e il colonnello, oltre ovviamente a Asch. La traccia che mi ha mandato alla sera segnava 70km e 2600m di dislivello, ma “accorciabili” !! Sono Caxxi !!
Partenza di buon ora, caffettino a Modena Nord e via in poco siamo a Sasso Marconi dove parcheggiamo appena fuori dal casello.



Prima delle 10 siamo in sella e già da subito sarà un susseguirsi di ripide e brevi salite….tutti strappi e anche porting per colpa di sentieri sporchi e rovinati dall’inverno. Direi che la prima parte è abbastanza micidiale. Io capisco da subito che non ho la gamba delle migliori giornate, ma d'altronde è tutta la settimana che ho le gambe dure, me lo dovevo aspettare. Il panorama è bello, il verde comincia a farla da padrone, almeno in collina, a sx abbiamo l’autostrada e a dx in fondo si vede Marzabotto.





Nel bosco si sente un picchio.
È invitabile, Marzabotto ricorda le stragi naziste, tutta la zona del monte Sole è un grande museo a cielo aperto. La cima del monte Sole è il primo obbiettivo di giornata. Sulla vetta facciamo la prima sosta, e intanto leggiamo, pensiamo, immaginiamo. La discesa è tutta un gradino artificiale fatto con piccoli tronchi di legno….massacra le braccia ma è bella e mi ha gustato nonostante la fatica a percorrerla. Di li ha poco arriviamo alla chiesa di San Martino simbolo dell’eccidio nazista. Lapidi , targhe commemorative, il piccolo museo del ricordo, monumenti…ogni parola è di troppo….è un posto di forte impatto.












Proseguiamo anche se la memoria spazia a 60 anni or sono…a come furono duri gli inverni, le giornate di quel dannato 1944.

La salita prosegue, ma mai regolare. Un susseguirsi di brevi ma ripide rampe, proprio quello che non ci voleva per la mia gamba “legnosa”. Nonostante un’altra sosta la salita è stata per me veramente dura, mi ha letteralmente brasato. Arriviamo sul monte Salvaro che sono stracotto.


Cambio di programma, la bici di Asch ha qualche problema, e quindi pensiamo ad un taglio. Per fortuna !!

La discesa è veramente bella, noi abbiamo avuto vari problemi causa il sentiero sporco da rami caduti dall’inverno, ma mi ha gustato.

Inevitabile la sosta al bar di Pioppe, in quanto tutti abbiamo finito il bere. Cedrata per tutti !!!





Via veloci lungo la porrettana e subito dopo Marzabotto ripassiamo sul Reno per l’ultima salita di giornata. Per me un incubo, ma pedalata dopo pedalata e visto che questa salita non aveva pendenze micidiali, siamo arrivati in vetta. Il panorama è bello e la discesa finale è quello che più ci rende felci. Bella anche se questa è sporca, ma mi ha gustato. Arrivo dritto dritto al parcheggio.

Sono stati km veramente duri, forse anche perché non ero in giornata, e 2100m di dislivello in 6 ore…decisamente un girone degno del migliore Asch.

Altre foto qui

lunedì 2 aprile 2012

Il bosco di Pomponesco


Tanti e tanti casini mi hanno tenuto lontano da questo Blog. Con molto dispiacere, ma è così che vanno le cose…speriamo che sia “solo un momento così !! ”. Non è ancora tutto sistemato, quindi oggi mi limito solo a raccontare la mia avventura di domenica, ripromettendomi di raccontare presto presto le puntate perse.
Domenica mattina mi trovo a Pomponesco, Ho poco tempo e quindi decido di fare una bella corsa, d’altronde ho in programma di correre la mezza a Gualtieri per Pasquetta, e 21km non si improvvisano.
Questa volta ho le cuffie con musica, cosa inusuale per me , ma visto la poca voglio di questo periodo è l’ultimo mio trucco per fare un lungo.
Il meteo è perfetto per correre, fresco e senza sole. Parto e mi dirigo sull’argine verso Viadana. Sono poco allenato e anche poco concentrato, quindi al diavolo tutte le tabelle, velocità e tempi intermedi e in breve mi trovo a correre tra i campi, basta asfalto. L’idea è di fare il ritorno lungo il percorso fatto un mesetto fa in MTB durante la GF Ugolini. Il percorso di Pomponesco mi è sempre piaciuto e anche di corsa rimane affascinante. In breve mi ritrovo a salire e scendere da argini, correre lungo filari di pioppi che manco mi accorgo che il fondo è off-road con tutte le sue irregolarità. Il passo è spedito, il fiato regolare, la fatica è perfettamente bilanciata con il piacere. Corro e corro ancora, salgo e scendo e continuo a rimanere off-road, non guardo il cronometro, non guardo la distanza corsa.
Alla vista del campanile di Pomponesco mi assale la curiosità e guardo il mio GPS, segna 1 ora e 5 min….è poco, sto bene…altri 20min….scendo dall’argine proseguendo nel primo tratturo. L’idea è di fare altri 5/6 km per altri 25/30 minuti. Una corsa di 1ora e 30 minuti è proprio quello che ci voleva.
Non faccio caso alla strada che sto percorrendo, ma dopo 3/4km ancora,  non vedo l’argine maestro e mi sto dirigendo dalla parte opposta. Rallento e mi guardo attorno, ma niente. Fatti 17km decido che tornare indietro è troppo tardi…meglio attraversare il pioppeto e sicuramente trovo l’argine. Il pioppeto è fresco di aratura, quindi proseguo camminando. È più lungo del previsto, ma in 10min ne esco e….acqua?? ma da che parte sto andando??? È il Po?? Ma sono tornato a Viadana??

È ufficiale
MI SONO PERSO !!
Tornare indietro è difficile, se poi non trovo la via che ho appena percorso?
Calma
Scruto l’acqua e capisco che la direzione è giusta. Quello che vedo è il Po e dall’altra sponda ci sono gli impianti per l’estrazione della sabbia di Boretto. Ricomincio a corre, 2km ma poi la strada finisce. Ho il GPS e quindi lo uso….provo ad usarlo…imparo ad usarlo. 1km forse 2 in mezzo a sterpaglie erba alta  e soprattutto ortiche che arrivano alle ginocchia !! 20 mintuti di panico, ma poi ecco la retta via….riprendo a correre, riconosco il sentiero, riconosco una sentiero nascosto dall’aratro, lo percorre e ecco il campanile di fronte a me, scendo la lunga scalinata, percorro la piazza deserta e anch’io mi meraviglio del passo ancora agile che riesco a tenere.
Arrivo dopo 2,5 ore e più di 2 di corsa, buona parte off-road !!
Perdersi a Pomponesco ??
Mi dovrei vergognare, nascondere agli altri questa mia debolezza….invece no !! Voglio raccontarlo a tutti, perché auguro a tutti di trovarsi così in sintonia con il proprio fisico nel bel mezzo della natura, un tutt’uno con il bosco, il sentiero, il fiume, una condizione che ti permette di sfidare di giocare con l’ambiente che ti circonda, ambiente che molti non apprezzano, che molti non conoscono.
Mi sento fortunato…almeno fino a che non è finita la corsa !!