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lunedì 31 dicembre 2012

Buon Compleanno

 
Ci manchi

Il giro del mondo lungo la linea dell'equatore

é dal che tengo un'agenda con segnati gli allenamenti fatti in bici poi anche a piedi e quelli fatti indoor. Negli anni l'ho cambiato e aggiornato per meglio adattarsi allo scopo iniziale per cui è stato creato, cioè incitarmi ad allenarmi.
Non sono caduto nell'errore si conseguire il record di km o ore di allenamento, ma prediligendo pià la qualità che la quantità, comunque vista in un ambito fittness.
Proprio un mesetto fa mi è venuta in mente di controllare quanti km ho percorso in mtb+corsa.
Erano quasi 40.000 peccato non fossero un traguardo più coreografico....dovrò aspettare altri anni per festeggiare i miei primi 50.000km.
Ma poi.....
Quanta è lunga la linea dell'equatore ? praticamente percorrendo la linea dell'equatore, quanti km faresti per tornare al punto di partenza ?
40.075 km...ottimo !!

19 Dicembre 2012 ore 13.00 circa in prossimità del canale Fiuma a Poviglio nel bel mezzo della pianura Padana in una giornata nebbiosa e uggiosa....
HO CONCLUSO IL MIO PRIMO GIRO DEL MONDO
Brindisi a base di Chinotto !!
 
Non funziona del tutto bene lo spruzzo
 
Via...verso i 50.000 !!

venerdì 28 dicembre 2012

Giornate Padane insolite

Ci sono giornate in val Padana dove il vento che scende dalle Alpe Piemontesi si scalda e rende il clima più piacevole.
Ci sono giornate dove questo vento tira insistentemente e pulisce l'aria e la rende limpida
Ci sono giornate dove con questa limpidezza se percorri gli argini del Po riesci a vedere tutto l'arco Alpino fino a che si incontra con l'Appennino e poi vedi tutto l'Appennino che riflette dove è coperto di neve
Ci sono giorni dove questo vento rende il cielo celeste e l'acqua del Po sembra pulita e celeste come non mai e lo stesso vento increspa la superfice che la rende similile ad un piccolo mare

Pultroppo sono pochi questi giorni, ma oggi è
Oggi sono andato in bici lungo gli argini di Po

domenica 23 dicembre 2012

Il BLOC del BLOG


In verità sarebbe il blocco dello scrittore, ma essendo il blog tutto mio mi permetto un giochino di parole.

Considerando che è da Ottobre che devo aggiornarlo, e non lo faccio, e continuo a rimandare, devo ammettere che sono stato colpito da questo blocco.

Il vantaggio è che conosco le cause.

Non trovavo le parole per descrivere il bellissimo week-end in Ottobre. L’ultimo week-end con l’ora legale per me è sempre particolare…l’ultimo con la giornata lunga…quello più autunnale…quello dei colori più esplosivi.

 

Programma esplosivo.

Sabato giro All-mountain a Santa Maria del Taro

Domenica Trekking al lago Santo parmigiano con la Tania.

 

Sabato il ritorno a Santa Marina del Taro

È sicuramente la location che più mi è piaciuta in questo 2012. Avevo in programma di tornarci e ci torniamo nel week-end migliore per i colori e le temperature.

Con il grande Asch riusciamo a tracciare un percorso che allunga l’itinerario che avevo percorso questa primavera e ci sarà il Colonnello con noi….noi 3 è stato quasi il leitmotiv di quest’anno.

Partenza presto la mattina e ritrova all’ingresso del’Autostrada dove troviamo il Melo che si aggiunge al nostro sparuto gruppetto, anche se ritornerà prima a casa.

Il viaggio è lungo, ma arrivando alla fine della valle la stretta gola che conduce a SM del Taro è affascinante. Ovviamente la gola è formata dal fiume Taro.

La cosa che più mi piace del posto è l’ambiente molto diverso da quello conosciuto nel resto dell’appennino emiliano.

Salita tranquilla a passo del Bocco dove la memoria ritorna a quel tristissimo giorno dove la festa del passaggio del giro d’Italia si è trasformata in tragedia con la morte del giovane ciclista belga Weylandt.

Il Melo si ferma a telefonare mentre noi facciamo qualche foto al laghetto lì vicino….Il melo non lo rivedremo più !! Al pomeriggio scopriamo che ha vagato solitario e trovato una bella discesa per SM del Taro si è fermato al ristorante a mangiare funghi fritti e poi è ripartito verso casa in perfetto orario !!! Un mito !!

Dopo si esce dal bosco e il paesaggio è impetuoso, si fa presto a dimenticare una mezzora di dura salita con bici in spalla se dopo ti trovi in un single track in mezza costa super panoramico !!

La prima discesa ci riporta a SM del Taro, niente di che ma tutto meno che brutta o monotona.

Sosta pranzo…panini con nutella !!

Si risale…l’asfalto sì ma traffico zero. E poi quando diventa sterrato è una goduria. Diga con laghetto, torrenti d’acqua, costruzioni per il controllo idrico, gallerie, sentiero panoramico in mezza costa !! cosa manca ? ok…allunghiamo la salita per arrivare al rifugio dove per un paio di Euro ci scoliamo 2litri di Spuma !! Mitici !!

Piccola variante esplorativa poi il percorso comincia a scendere. Grande discesa !!

Un piccolo problema alla bike mi costringe a rentrare velocemente in paese lungo la statale...gli altri 2 sopravvissuti faranno un’altra dura ma corta salita per finire con una gran discesa che finisce in pieno centro a SM del Taro dove io li stavo aspettando bello stravaccato su una panchina !!

Avevo tante aspettative in queso giro….tutte soddidsfatte !!

 

Dominca ancora nel parmigiano…lago Santo.

Ancora partenza a mattina presto.

Il bosco e la giornata sono stupende, quasi caldo.

Dopo la colazione al rifugio Lagoni si comincia con una dura salita, circa 1 ora e davanti a noi il bellissimo lago santo.

La Tania rimane stupita della bellezza del lago e del rifugio che si specchia sulle sue sponde.

Proseguiamo circunavigando il lago, e arrivati sull’altro lato del rifugio riprendiamo a salire. Raggiungere il crinale è un bella faticata, circa 1,5ora dal lago, ma il paesaggio in cresta è strepitoso !!

Proseguiamo lungo la cresta con passaggi anche impegnativi. Sempre favoloso e vario il panorama. Se si guarda verso la pianura padana si vedono nettamente le lingue di quello che una volta erano dei ghiacciai, le creste sono dei denti affilati, dalla’alto vediamo il lago scuro (penso). Guardando verso la Liguria ci sono profondi e ripidissimi dirupi, e la in fondo il mare, il golfo di la Spezia.

La sosta pranzo la facciamo riparandoci dal vento, ma freddo zero !! Rimaniamo in maglietta !!

Ancora un tratto in costa e poi si comincia a scedere verso Capanne di Badignana. Anche qui non mancano pezzi difficili, visto che ci sono almeno 10cm di foglie sotto di noi e in lacuni punti lastre di pietra lisce come una lavagna !! Passare senza scivolare è stato impegnativo.

Non senza fatica arriviamo a Capanne di Badignana. Io adoro questo posto….misterioso e affascinante !!

Il resto del giro è su forestale. Sembra tutto facile. Arriviamo a rifugio Lagdei con vista sui omonimi laghi e poi solo il ritorno verso l’auto. Quello che ho sbagliato è sottvalutare la strada per il ritorno…sranno 4-5 km che dopo le 6 ore di cammino non sono state una pacchia !!

Arriviamo alla macchina alla sera…stanchi e soddisfatti.

Grandioso giro