In verità sarebbe il blocco dello scrittore, ma essendo il
blog tutto mio mi permetto un giochino di parole.
Considerando che è da Ottobre che devo aggiornarlo, e non lo
faccio, e continuo a rimandare, devo ammettere che sono stato colpito da questo
blocco.
Il vantaggio è che conosco le cause.
Non trovavo le parole per descrivere il bellissimo week-end
in Ottobre. L’ultimo week-end con l’ora legale per me è sempre
particolare…l’ultimo con la giornata lunga…quello più autunnale…quello dei colori
più esplosivi.
Programma esplosivo.
Sabato giro All-mountain a Santa Maria del Taro
Domenica Trekking al lago Santo parmigiano con la Tania.
Sabato il ritorno a Santa Marina del Taro
È sicuramente la location che più mi è piaciuta in questo
2012. Avevo in programma di tornarci e ci torniamo nel week-end migliore per i
colori e le temperature.
Con il grande Asch riusciamo a tracciare un percorso che
allunga l’itinerario che avevo percorso questa primavera e ci sarà il
Colonnello con noi….noi 3 è stato quasi il leitmotiv di quest’anno.
Partenza presto la mattina e ritrova all’ingresso
del’Autostrada dove troviamo il Melo che si aggiunge al nostro sparuto
gruppetto, anche se ritornerà prima a casa.
Il viaggio è lungo, ma arrivando alla fine della valle la
stretta gola che conduce a SM del Taro è affascinante. Ovviamente la gola è
formata dal fiume Taro.
La cosa che più mi piace del posto è l’ambiente molto
diverso da quello conosciuto nel resto dell’appennino emiliano.
Salita tranquilla a passo del Bocco dove la memoria ritorna
a quel tristissimo giorno dove la festa del passaggio del giro d’Italia si è
trasformata in tragedia con la morte del giovane ciclista belga Weylandt.
Il Melo si ferma a telefonare mentre noi facciamo qualche
foto al laghetto lì vicino….Il melo non lo rivedremo più !! Al pomeriggio
scopriamo che ha vagato solitario e trovato una bella discesa per SM del Taro
si è fermato al ristorante a mangiare funghi fritti e poi è ripartito verso
casa in perfetto orario !!! Un mito !!
Dopo si esce dal bosco e il paesaggio è impetuoso, si fa presto
a dimenticare una mezzora di dura salita con bici in spalla se dopo ti trovi in
un single track in mezza costa super panoramico !!
La prima discesa ci riporta a SM del Taro, niente di che ma
tutto meno che brutta o monotona.
Sosta pranzo…panini con nutella !!
Si risale…l’asfalto sì ma traffico zero. E poi quando
diventa sterrato è una goduria. Diga con laghetto, torrenti d’acqua,
costruzioni per il controllo idrico, gallerie, sentiero panoramico in mezza
costa !! cosa manca ? ok…allunghiamo la salita per arrivare al rifugio dove per
un paio di Euro ci scoliamo 2litri di Spuma !! Mitici !!
Piccola variante esplorativa poi il percorso comincia a
scendere. Grande discesa !!
Un piccolo problema alla bike mi costringe a rentrare
velocemente in paese lungo la statale...gli altri 2 sopravvissuti faranno un’altra
dura ma corta salita per finire con una gran discesa che finisce in pieno
centro a SM del Taro dove io li stavo aspettando bello stravaccato su una panchina
!!
Avevo tante aspettative in queso giro….tutte soddidsfatte !!
Dominca ancora nel parmigiano…lago Santo.
Ancora partenza a mattina presto.
Il bosco e la giornata sono stupende, quasi caldo.
Dopo la colazione al rifugio Lagoni si comincia con una dura
salita, circa 1 ora e davanti a noi il bellissimo lago santo.
Proseguiamo circunavigando il lago, e arrivati sull’altro
lato del rifugio riprendiamo a salire. Raggiungere il crinale è un bella
faticata, circa 1,5ora dal lago, ma il paesaggio in cresta è strepitoso !!
Proseguiamo lungo la cresta con passaggi anche impegnativi.
Sempre favoloso e vario il panorama. Se si guarda verso la pianura padana si
vedono nettamente le lingue di quello che una volta erano dei ghiacciai, le
creste sono dei denti affilati, dalla’alto vediamo il lago scuro (penso).
Guardando verso la Liguria
ci sono profondi e ripidissimi dirupi, e la in fondo il mare, il golfo di la Spezia.
La sosta pranzo la facciamo riparandoci dal vento, ma freddo
zero !! Rimaniamo in maglietta !!
Ancora un tratto in costa e poi si comincia a scedere verso
Capanne di Badignana. Anche qui non mancano pezzi difficili, visto che ci sono
almeno 10cm di foglie sotto di noi e in lacuni punti lastre di pietra lisce
come una lavagna !! Passare senza scivolare è stato impegnativo.
Non senza fatica arriviamo a Capanne di Badignana. Io adoro
questo posto….misterioso e affascinante !!
Il resto del giro è su forestale. Sembra tutto facile.
Arriviamo a rifugio Lagdei con vista sui omonimi laghi e poi solo il ritorno
verso l’auto. Quello che ho sbagliato è sottvalutare la strada per il
ritorno…sranno 4-5 km
che dopo le 6 ore di cammino non sono state una pacchia !!
Arriviamo alla macchina alla sera…stanchi e soddisfatti.
Grandioso giro
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