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lunedì 11 giugno 2012


Il Blog deve essere aggiornato subito, non devi mai aspettare il giorno dopo per scrivere le tue impressioni. Puoi perdere l’attimo, la scia del ciclista che ti precede. Ma non sempre c’è il tempo per farlo.



Sabato 19 Con Fabione siamo andati a Trento per incontrare Luca e alla fine del giro mi ricordano proprio quello che ho appena scritto. Ho fatto a mala pena a pubblicare le foto scattate nel pomeriggio, poi avrei scritto la domenica il mio racconto.



Sabato pomeriggio è esplosa una bomba in una scuola a Brindisi.

Sabato notte è arrivato il terremoto.

Poi il terremoto ha colpito ancora duramente.



Paura e mille pensieri hanno occupato la mia testa, non me la sentivo in quel momento di scrivere di una giornata di tranquillità, amicizia, piacere e poi alzi la testa e vedi morti e distruzione nella tua terra. Volevo scriverlo i giorni seguenti, ma poi ho sentito racconti di miei colleghi, sfollati, scossi, preoccupati.



È giunto il momento di scrivere, di provare a scrivere anche se io stsso sono ancora scosso e spaventato, ma non pensare per un poco di tempo è già un’aiuto.



Ero rimasto a Sabato 19 e l’appuntamento a Trento con Luca e Stefano.

In macchina io e Fabione, finalmente Race free !!

Luca e Stefano sono 2 indigeni, o se vi piace di più Local, e il giro è quindi una garanzia.

Partiamo da un quartiere della città, ma della città non c’è niente. Pochi km di asfalto poco trafficati e già siamo in mezzo ai filari di vite che produrranno eccellente spumante. Ben curati e come sempre affascinanti.

Sempre in salita si prosegue entrando nel bosco. Sono passati pochi minuti e il pensiero della città e dell’autostrada caotica sono un lontano ricordo.

Luca è una guida di MTB, sempre pronto a dare consigli se richiesti. Parlare con lui è inoltre un piacere. Riesco a parlare e confrontarmi sui tempi passati quando la MTB era agli albori, molto diversa da adesso. Non manco anche di raccogliere notizie e info sulla zona che andiamo a esplorare e altre nelle vicinanze.

La zona di oggi è cima Marzola. Praticamente è la montagna di fronte al Bondone, sull’altra lato della valle dell’Adige.

La prima sosta la facciamo al rifugio Maranza molto bello e accogliente. Sarà una sosta lunga visto che deve ancora arrivare dalla città il rifornimento del pane. Mi devo ancora correggere, il pane non è poi arrivato, ma la polenta è stata meglio !!

Si continua a salire, il bosco a tratti ci lascia delle aperture dove poter vedere la città sempre più piccola. Un bel single track molto stretto e esposto ci porta all’ultmia parte della salita, 2 rampe micidiali che solo Luca ha fatto on bike (STICA**I). Si arriva ad una sella dove potere ammirare a dx la valle dell’adige e a sx la val Sugana.

La sosta per vedere il panorama e fare foto è d’obbligo.

Siamo lì sul prato a guardarci attorno quando si sente un sibili come una folata di vento avvicinarsi. Subito un’ombra attira la nostra attenzione e in ritardo guardiamo in alto per vederci sfilare da sopra le teste un sibilante aliante, veramente vicino. Non mi era mai capitato, è stato una bella emozione.

L’ultmi tratto di salita è da fare a porting.

La croce segna la vetta.

Il posto è magnifico.

La valle dell’adige…il monte Bondone…le dolomiti di Brenta…la Val Sugana…Altopiano di Foglaria…Altopiano della Vigolana…La cima Vigolana…La cima sud del monte Marzola…e più lontano la catena del lagorai.

Dopo foto e ristoro si comincia a scendere.

Sarà una lunga e ininterrotta discesa, prima bella tecnica, poi più fluida ma alcuni tratti tecnici e tornatini stretti. Tutta la discesa è costellata da grosse pietre a volte smosse….praticamente 20 minuti di rock and roll e ci troviamo seduti al bar a berci una birra 1500 metri più sotto !!

Gran bel giro

Grazie a tutta la compagnia !!

Foto qui

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