Cerca nel blog

lunedì 9 aprile 2012

Sasso Marconi e Marzabotto

È stato difficile ritagliarmi del tempo “tutto per me” in questo periodo, ma all’ultimo mi è stato consesso la giornata libera per Sabato. Organizzarsi al Venerdì mattina è difficile, ma mi sono bastati 3-4 sms e ecco il programma. Uscita Con Fabio Asch zona Marzabotto, e quando dico uscita con Asch vuol dire giro “duro” e almeno 2000m di dislivello.
I compari di viaggio sono i fidati Mitch e il colonnello, oltre ovviamente a Asch. La traccia che mi ha mandato alla sera segnava 70km e 2600m di dislivello, ma “accorciabili” !! Sono Caxxi !!
Partenza di buon ora, caffettino a Modena Nord e via in poco siamo a Sasso Marconi dove parcheggiamo appena fuori dal casello.



Prima delle 10 siamo in sella e già da subito sarà un susseguirsi di ripide e brevi salite….tutti strappi e anche porting per colpa di sentieri sporchi e rovinati dall’inverno. Direi che la prima parte è abbastanza micidiale. Io capisco da subito che non ho la gamba delle migliori giornate, ma d'altronde è tutta la settimana che ho le gambe dure, me lo dovevo aspettare. Il panorama è bello, il verde comincia a farla da padrone, almeno in collina, a sx abbiamo l’autostrada e a dx in fondo si vede Marzabotto.





Nel bosco si sente un picchio.
È invitabile, Marzabotto ricorda le stragi naziste, tutta la zona del monte Sole è un grande museo a cielo aperto. La cima del monte Sole è il primo obbiettivo di giornata. Sulla vetta facciamo la prima sosta, e intanto leggiamo, pensiamo, immaginiamo. La discesa è tutta un gradino artificiale fatto con piccoli tronchi di legno….massacra le braccia ma è bella e mi ha gustato nonostante la fatica a percorrerla. Di li ha poco arriviamo alla chiesa di San Martino simbolo dell’eccidio nazista. Lapidi , targhe commemorative, il piccolo museo del ricordo, monumenti…ogni parola è di troppo….è un posto di forte impatto.












Proseguiamo anche se la memoria spazia a 60 anni or sono…a come furono duri gli inverni, le giornate di quel dannato 1944.

La salita prosegue, ma mai regolare. Un susseguirsi di brevi ma ripide rampe, proprio quello che non ci voleva per la mia gamba “legnosa”. Nonostante un’altra sosta la salita è stata per me veramente dura, mi ha letteralmente brasato. Arriviamo sul monte Salvaro che sono stracotto.


Cambio di programma, la bici di Asch ha qualche problema, e quindi pensiamo ad un taglio. Per fortuna !!

La discesa è veramente bella, noi abbiamo avuto vari problemi causa il sentiero sporco da rami caduti dall’inverno, ma mi ha gustato.

Inevitabile la sosta al bar di Pioppe, in quanto tutti abbiamo finito il bere. Cedrata per tutti !!!





Via veloci lungo la porrettana e subito dopo Marzabotto ripassiamo sul Reno per l’ultima salita di giornata. Per me un incubo, ma pedalata dopo pedalata e visto che questa salita non aveva pendenze micidiali, siamo arrivati in vetta. Il panorama è bello e la discesa finale è quello che più ci rende felci. Bella anche se questa è sporca, ma mi ha gustato. Arrivo dritto dritto al parcheggio.

Sono stati km veramente duri, forse anche perché non ero in giornata, e 2100m di dislivello in 6 ore…decisamente un girone degno del migliore Asch.

Altre foto qui

Nessun commento:

Posta un commento