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lunedì 2 aprile 2012

Il bosco di Pomponesco


Tanti e tanti casini mi hanno tenuto lontano da questo Blog. Con molto dispiacere, ma è così che vanno le cose…speriamo che sia “solo un momento così !! ”. Non è ancora tutto sistemato, quindi oggi mi limito solo a raccontare la mia avventura di domenica, ripromettendomi di raccontare presto presto le puntate perse.
Domenica mattina mi trovo a Pomponesco, Ho poco tempo e quindi decido di fare una bella corsa, d’altronde ho in programma di correre la mezza a Gualtieri per Pasquetta, e 21km non si improvvisano.
Questa volta ho le cuffie con musica, cosa inusuale per me , ma visto la poca voglio di questo periodo è l’ultimo mio trucco per fare un lungo.
Il meteo è perfetto per correre, fresco e senza sole. Parto e mi dirigo sull’argine verso Viadana. Sono poco allenato e anche poco concentrato, quindi al diavolo tutte le tabelle, velocità e tempi intermedi e in breve mi trovo a correre tra i campi, basta asfalto. L’idea è di fare il ritorno lungo il percorso fatto un mesetto fa in MTB durante la GF Ugolini. Il percorso di Pomponesco mi è sempre piaciuto e anche di corsa rimane affascinante. In breve mi ritrovo a salire e scendere da argini, correre lungo filari di pioppi che manco mi accorgo che il fondo è off-road con tutte le sue irregolarità. Il passo è spedito, il fiato regolare, la fatica è perfettamente bilanciata con il piacere. Corro e corro ancora, salgo e scendo e continuo a rimanere off-road, non guardo il cronometro, non guardo la distanza corsa.
Alla vista del campanile di Pomponesco mi assale la curiosità e guardo il mio GPS, segna 1 ora e 5 min….è poco, sto bene…altri 20min….scendo dall’argine proseguendo nel primo tratturo. L’idea è di fare altri 5/6 km per altri 25/30 minuti. Una corsa di 1ora e 30 minuti è proprio quello che ci voleva.
Non faccio caso alla strada che sto percorrendo, ma dopo 3/4km ancora,  non vedo l’argine maestro e mi sto dirigendo dalla parte opposta. Rallento e mi guardo attorno, ma niente. Fatti 17km decido che tornare indietro è troppo tardi…meglio attraversare il pioppeto e sicuramente trovo l’argine. Il pioppeto è fresco di aratura, quindi proseguo camminando. È più lungo del previsto, ma in 10min ne esco e….acqua?? ma da che parte sto andando??? È il Po?? Ma sono tornato a Viadana??

È ufficiale
MI SONO PERSO !!
Tornare indietro è difficile, se poi non trovo la via che ho appena percorso?
Calma
Scruto l’acqua e capisco che la direzione è giusta. Quello che vedo è il Po e dall’altra sponda ci sono gli impianti per l’estrazione della sabbia di Boretto. Ricomincio a corre, 2km ma poi la strada finisce. Ho il GPS e quindi lo uso….provo ad usarlo…imparo ad usarlo. 1km forse 2 in mezzo a sterpaglie erba alta  e soprattutto ortiche che arrivano alle ginocchia !! 20 mintuti di panico, ma poi ecco la retta via….riprendo a correre, riconosco il sentiero, riconosco una sentiero nascosto dall’aratro, lo percorre e ecco il campanile di fronte a me, scendo la lunga scalinata, percorro la piazza deserta e anch’io mi meraviglio del passo ancora agile che riesco a tenere.
Arrivo dopo 2,5 ore e più di 2 di corsa, buona parte off-road !!
Perdersi a Pomponesco ??
Mi dovrei vergognare, nascondere agli altri questa mia debolezza….invece no !! Voglio raccontarlo a tutti, perché auguro a tutti di trovarsi così in sintonia con il proprio fisico nel bel mezzo della natura, un tutt’uno con il bosco, il sentiero, il fiume, una condizione che ti permette di sfidare di giocare con l’ambiente che ti circonda, ambiente che molti non apprezzano, che molti non conoscono.
Mi sento fortunato…almeno fino a che non è finita la corsa !!

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